Il Piano Mattei rappresenta un’iniziativa strategica volto a rafforzare la cooperazione con il continente africano, articolandosi in cinque ambiti cruciali: istruzione e formazione, salute, agricoltura, acqua ed energia.
Il progetto dispone di un fondo di 5,5 miliardi di euro, composto da crediti, contributi a fondo perduto e garanzie: 3 miliardi derivano dal fondo italiano per il clima, mentre i restanti 2,5 miliardi provengono dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo. Il governo è determinato a collaborare con istituzioni finanziarie internazionali, banche multilaterali di sviluppo, l’Unione europea e altri paesi donatori. Si prevede che entro l’anno verrà istituito un nuovo strumento finanziario in partnership con Cassa depositi e prestiti per facilitare gli investimenti nel settore privato.
Il Piano coinvolge 9 Paesi africani in iniziative pilota: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Costa d’Avorio, Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e Mozambico.
- Istruzione e Formazione: Si prevede la promozione della formazione e dell’aggiornamento dei docenti, l’avvio di nuovi corsi professionali in linea con le esigenze del mercato del lavoro e la collaborazione con le imprese. Ci sono progetti annunciati come la creazione di un centro di eccellenza per la formazione professionale sulle energie rinnovabili in Marocco e la riqualificazione delle scuole e gli scambi studenteschi in Tunisia.
- Agricoltura: L’obiettivo è ridurre i tassi di malnutrizione, sviluppare le filiere agroalimentari e promuovere i biocarburanti non fossili. Ci sono progetti come il monitoraggio satellitare sull’agricoltura in Algeria, la creazione di un centro agroalimentare in Mozambico e il sostegno alla produzione agricola in Egitto.
- Salute: Si mira a rafforzare i sistemi sanitari, migliorare l’accesso e la qualità dei servizi sanitari primari materno-infantili e potenziare le capacità locali in gestione sanitaria e ricerca. Progetti come il potenziamento dei servizi sanitari primari in Costa d’Avorio sono inclusi.
- Energia: Si mira a rendere l’Italia un hub energetico, promuovendo l’interconnessione energetica con l’Africa e l’impiego di energie rinnovabili. Progetti come l’interconnessione elettrica con la Tunisia e lo sviluppo della filiera dei biocarburanti in Kenya sono menzionati.
- Acqua: Si prevedono interventi per affrontare la scarsità d’acqua in Africa, come la perforazione di pozzi alimentati da sistemi fotovoltaici e il potenziamento delle reti di distribuzione. Progetti come la costruzione di pozzi alimentati da energie rinnovabili nella Repubblica Democratica del Congo e gli interventi di risanamento delle acque in Etiopia sono inclusi.
- Infine, è stata istituita una cabina di regia per coordinare e avviare i primi progetti.
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